Tour de France 2019, Wout van Aert chiede risarcimento danni ad ASO: “La gravità è causa del posizionamento delle transenne”
Wout van Aert è tornato a parlare alla stampa a margine della Gooikse Pijl 2019. Il belga della Jumbo-Visma, infortunatosi abbastanza gravemente durante la tredicesima tappa del Tour de France, sta effettuando la riabilitazione dopo le due operazioni subite per curare il tendine della gamba destra, lesionatosi durante la caduta. Un incidente che secondo il corridore e la sua squadra è stato causato da un errore dell’organizzatore, per cui fanno sapere di voler chiedere un rimborso ad ASO.
“È evidente che la gravità della lesione è conseguenza del modo in cui sono state posizionate le transenne“, spiega il belga, per il quale è importante citare l’organizzazione per fare in modo che “queste situazioni non si ripetano”. Chiesti inoltre i danni economici, non solo nel coprire le spese mediche, ma anche per i mancati introiti provocati dall’incidente. “Tanto la squadra così come i miei rappresentanti legali stanno studiando una richiesta di compensazione economica“, aggiunge al riguardo.
Riguardo le sue condizioni attuali e la possibilità di tornare alle corse già in inverno, spera di poter essere al via di qualche evento di ciclocross, ma senza forzare nel caso dovesse valutare che la situazione ancora non lo permetta, dando dunque priorità alla sua carriera su strada. “In ogni caso, farò tutto il possibile, anche se senza perdere di vista la realtà – aggiunge – A causa della lunga riabilitazione del tessuto muscolare, per ora ci sarà una differenza nella massa muscolare tra la mia gamba sinistra e quella destra. Tuttavia, questo non è un dramma, perché può essere risolto con il giusto allenamento. I dottori in ospedale mi hanno assicurato che tutto sarebbe tornato a posto”.
Dopo i problemi iniziali, con un intervento aggiuntivo dovuto alle mancate cure ricevute inizialmente, la situazione è comunque migliorata e Van Aert mostra anche maggiore ottimismo: “Due settimane fa ho verificato e il risultato è stato positivo. La ripresa procede quindi senza intoppi. Lavoro anche dal fisioterapista da due settimane e continuo a fare progressi. Ecco perché spero in un ritorno questo inverno. Se potessi fare qualche gara, sarei già un uomo felice”.
Difficile tuttavia avere attualmente il quadro completo della situazione e poter fare una previsione su quando potrà tornare a pieno regime: “Vorrei raggiungere il mio livello più alto la prossima primavera, ma se succederà l’estate prossima o addirittura l’anno successivo, allora devo accettarlo. Sarebbe un peccato, ma devo prendere le cose come vengono”.
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